Biblioteca Comunale
Oggi l’edificio che sta tra piazza Martiri della Libertà e la Pontebbana è la sede della Biblioteca Comunale di Susegana: ampia e ben illuminata, frequentata da un numero crescente di utenti sia per usufruire del servizio di prestito librario sia per accedere agli spazi attrezzati per lo studio e la ricerca.
La Biblioteca offre un servizio di prestito librario molto utilizzato. l prestiti sono passati dai 7.887 del 2009 ai 13.234 del 2019 con un aumento di oltre il 40%.
Nello stesso periodo, le presenze in Biblioteca, anche per studio, ricerca, collegamento alla rete, sono passate da 7. 792 a 21.657 con un incremento del 64%. In origine l’edificio era però la Casa del Fascio.
Anche se mancano i fasci che ornavano le facciate, il fronte principale lungo la SS 13 rivela il ruolo pubblico dell’edificio. Un corpo allungato è chiuso da un lato dal balcone da cui gli oratori si affacciavano per arringare la folla o veder sfilare i cortei, dall’altro dalla torretta porta pennone su cui sventolavano le bandiere. È questo l’elemento architettonico che caratterizza maggiormente la
vecchia Casa del Fascio. Con i suoi spigoli arrotondati, questa piccola torre dal sapore modernista fa da contrappunto verticale al corpo orizzontale che ospitava la sala civica con i numerosi ingressi protetti da un’unica pensilina che dà un carattere preciso a un edificio altrimenti anonimo: ricorda con precisione il tempo in cui era la sede del Partito Nazionale Fascista.
Oltre che la sede del partito questo era anche il luogo dove la gente si ritrovava per ballare, per assistere alla proiezione di un film o a una commedia popolare nella grande sala al piano terra.
Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio è occupato dall’esercito tedesco e la grande sala è adibita a officina meccanica dove riparare i veicoli militari. Dopo la Liberazione diviene Casa del Popolo, ma una parte dell’edificio è destinato ad abitazione per alcune famiglie suseganesi. Tra queste, quella di Ida Camatta, figlia di un mutilato di guerra che era stata la custode della Casa del Fascio.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale trovano sede nell’edifico l’Ufficio del Dazio, l’Ufficio di Collocamento, il Consultorio Familiare e anche attività ricreative che la guerra aveva sospeso, come l’osteria o il cinema, che nel periodo di Carnevale diventa sa la da ballo.
All’inizio degli anni Sessanta l’ex-Casa del Popolo ospita anche alcune classi della Scuola Media, che nell’ottobre del 1967 si trasferiscono nell’edificio scolastico di via Carpeni fresco di inaugurazione.
Durante l’emergenza migratoria degli anni Novanta, la struttura ospita – spesso in condizioni igieniche precarie – gruppi di cittadini stranieri impiegati nelle industrie locali, che non trovavano altrove un tetto dove ripararsi: una situazione che accende animate discussioni anche in Consiglio Comunale.
Dopo anni di abbandono, l’edificio ha subito un radicale intervento di restauro e consolidamento statico: l’esterno ha recuperato la sua forma originaria e al suo interno sono stati ricavati gli spazi necessari per la Biblioteca andando a consolidare il sistema di servizi pubblici della piazza di Susegana.
Orari di apertura:
– lunedì e martedì dalle 14.30 alle 19;
– mercoledì al venerdì, dalle 8.30 alle 19;
– sabato, dalle 9 alle 12.30.
Ultima modifica 21/08/2024